“L’aggravio di costi previsto dalla riforma
del lavoro presentata dal Governo – dichiara Marco Venturi, presidente di Rete
Imprese Italia - è inaccettabile per le imprese. Se non ci saranno modifiche
sostanziali, non firmeremo l’accordo”.
“La riforma colpisce pesantemente le aziende del terziario,
dell’artigianato, del turismo e dell’impresa diffusa, che coprono il 54% del
totale dell'occupazione nel settore privato. Gli unici settori che hanno
garantito posti di lavoro durante la crisi, ma anche quelli che più verranno
penalizzati dalla riforma del lavoro proposta dall’Esecutivo”.
“L’onere aggiuntivo previsto è insostenibile e la
cifra inaccettabile per le imprese che rappresentiamo. Aggiungendo l’accresciuto
costo del lavoro, l’aggravio di costi per le assunzioni a tempo
determinato, una nuova ‘tassa sui licenziamenti’ e l’aumento dell’’IVA si
ottiene un mix esiziale”.
“Nella
riforma – aggiunge Venturi – manca anche la valorizzazione dell’esperienza
maturata nell’ambito della bilateralità. La riforma del complesso ed articolato
sistema degli ammortizzatori sociali, soprattutto per i settori produttivi che –
come quelli artigiani - si avvalgono dei Fondi per il sostegno al reddito
previsti dagli Enti Bilaterali, non può infatti prescindere dal consolidamento e
la valorizzazione degli strumenti di natura contrattuale gestiti dalla
bilateralità esistente”.
Roma, 13 marzo 2012
Nessun commento:
Posta un commento