Benvenuti nel nostro blog, siamo impegnati al fianco delle imprese per affrontare le tante problematiche insieme.

martedì 30 luglio 2013

Imprese nella morsa di credito scarso e costoso e debiti della Pa: in 1 anno finanziamenti diminuiti di 41,5 miliardi, e lo Stato deve 91 miliardi.

Sempre meno credito alle imprese italiane: tra maggio 2012 e maggio 2013 i prestiti bancari alle aziende sono diminuiti di 41,5 miliardi di euro, pari al -4,2%. Contemporaneamente il debito accumulato dalla Pubblica amministrazione verso le imprese ammonta a 91 miliardi.

Lo rileva un rapporto di Confartigianato che ha ‘misurato’ la crisi di liquidità che soffoca gli imprenditori italiani: da una parte i finanziamenti bancari sempre più scarsi e costosi, dall’altra i mancati pagamenti della Pubblica amministrazione che non onora i propri debiti. Una morsa che sta stritolando le nostre imprese.
Al calo della quantità di finanziamenti al sistema produttivo si accompagna l’aumento dei tassi di interesse. Secondo Confartigianato, a maggio 2013 il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,36% ma sale al 4,85% per i prestiti fino a 250.000 euro.
Con questi valori, l’Italia è seconda soltanto alla Spagna per i tassi più alti d’Europa: la differenza rispetto alla media Ue è di 84 punti base in più, ma lo spread sale a 148 punti base nel confronto con i tassi medi pagati dalle imprese in Germania.
Il gap Italia-Ue per i tassi d’interesse genera un maggiore costo per oneri finanziari pari a 7,1 miliardi a carico delle aziende italiane.
 Le più penalizzate sul fronte dei tassi di interesse sono le piccole imprese con meno 20 addetti. A livello regionale la situazione peggiore si registra in Calabria dove le piccole imprese pagano i tassi più alti: 10,58%. Seguono la Campania con il 10,55% e la Puglia con il 10,22%. Sul versante opposto della classifica, il denaro è meno costoso nella Provincia Autonoma di Bolzano (5,97%), nella Provincia Autonoma di Trento (6,64%) e in Emilia Romagna (7,94%).
A livello provinciale, la maglia nera del costo del denaro va a Crotone dove le aziende pagano tassi d’interesse dell’8,4%, con un aumento di 108 punti base in un anno. Seguono Catanzaro, che registra tassi del 7,99% e un aumento di 73 punti base in un anno, e Vibo Valentia con tassi al 7,82% aumentati di 34 punti base in un anno. All’altro capo della classifica vi è Bolzano con tassi d’interesse del 3,84% (diminuiti di 46 punti base in un anno), seguita da Udine (tassi del 4,30% scesi  di 48 punti base) e da Cuneo (4,43%, -4 punti base in un anno). In provincia di Crotone, quindi il credito per un’impresa costa il doppio rispetto a Bolzano.
Le più colpite dal razionamento del credito sono le imprese artigiane: a dicembre 2012 lo stock di finanziamenti è diminuito del 5,7% rispetto a fine 2011, e si attesta a 52,5 miliardi.
Sul fronte dei debiti della Pa verso le imprese fornitrici di beni e servizi, Confartigianato rileva che nel 2012 l'Italia è il Paese europeo con la somma più alta: 91 miliardi. Una cifra che rispetto al 2009 è aumentata di 0,3 punti di Pil, a fronte del calo registrato in Francia, Regno Unito e Spagna. Nello stesso triennio 2009-2012 il credito alle imprese sul Pil è sceso dal 56,6% al 55,9%, con una flessione di 0,8 punti di Pil.
Record negativo in Europa anche per i tempi di pagamento della Pa italiana: 170 giorni, vale a dire 109 giorni in più rispetto alla media Ue.
Gli imprenditori italiani pagano molto caro il ritardo dei pagamenti della Pa rispetto ai 30 giorni previsti dalla Direttiva europea in vigore da quest’anno: infatti, nell’attesa di quanto loro dovuto, sono costretti a finanziarsi rivolgendosi alle banche e ciò provoca un extra costo di ulteriori 2,2 miliardi.
“I nostri dati – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti  – confermano che la situazione creditizia delle imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, è molto critica. Quel che è più grave e paradossale è che gli imprenditori sono costretti a indebitarsi con le banche per compensare i mancati pagamenti da parte della PA e di altre aziende. I problemi di liquidità degli imprenditori devono essere affrontati con uno sforzo comune straordinario e un impegno responsabile da parte del sistema bancario. Soprattutto, per scaricare le tensioni creditizie delle piccole imprese, occorre risolvere subito il gravissimo problema dei ritardi di pagamento della PA nei confronti delle imprese con la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pa verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese verso lo Stato”.
Roma, 29 luglio 2013

lunedì 15 luglio 2013

Un incontro con Cesare Fiorio promosso da Confartigianato. Mete, obiettivi e performance: le chiavi del successo nella gestione d’impresa



Alta formazione manageriale per fare crescere la nostra classe imprenditoriale e reagire alla crisi è questo l’obiettivo che si pone Scuola d’Impresa, la scuola innovativa del sistema Confartigianato. “I nostri imprenditori stanno soffrendo la crisi e le tante problematiche che emergono quotidianamente nella gestione d’impresa, hanno bisogno di reagire con rinnovate competenze che permettano di fare impresa in maniera più professionale ed efficace” è questo il commento di Antonio Ignone Presidente di Confartigianato Brindisi parlando del prossimo evento promosso dall’Associazione ad Oria.
Dopo l’ultimo evento tenuto a Nardò (LE) lo scorso giugno “Andare oltre la crisi” che ha visto l’attiva partecipazione di tanti imprenditori, prosegue l’attività di Scuola d’Impresa di Confartigianato e Casa Imbastita Campus finalizzata alla promozione della cultura d’Impresa, per giovedì 18 luglio si terrà ad Oria una Master Lecture dal titolo “Mete, obiettivi e performance: la ricerca dell’eccellenza” che vedrà la presenza di un grosso personaggio che ha fatto molto parlare di se in termini di successi sportivi: Cesare Fiorio.
Cesare Fiorio, con alle spalle tante vittorie sia come pilota, campione italiano rally e campione del mondo off-shore, che come direttore sportivo di Lancia e Fiat nel rally che di Ferrari, Ligier e Minardi in F1 darà il proprio contributo su come possono essere vinte le grandi sfide nell’ambito dello sport così come possono essere vincenti le nostre imprese in mercati sempre più complessi e difficili come quelli di oggi.
Cultura del risultato, lavoro di squadra, realizzazione di mete ed obiettivi sono le chiavi del successo che hanno permesso a Cesare Fiorio di ottenere risultati straordinari, temi oggi più che attuali nell’ambito della cultura manageriale che Scuola d’Impresa e Casa Imbastita Campus perseguono e cercano di diffondere con le loro iniziative su tutto il territorio regionale e nazionale. Il Responsabile del Campus Puglia e di Scuola d’Impresa, Alfonso Panzetta, comunicherà nell’occasione il calendario degli eventi in programmazione per il 2013 e del prossimo Campus in Gestione d’impresa che partirà nel 2014.
L’evento gratuito che si svolgerà alle 18,30 di giovedì 18 luglio al Cinema Multisala Salerno è aperto a tutti chiaramente previa prenotazione da effettuare telematicamente sul sito http//:www.casaimbastitacampus.it
La Master Lecture sarà organizzata a margine del modulo di Controllo di Gestione e Business Strategy tenuto da Demetrio Pisani che si terrà invece il 18 e 19 luglio nella sede di Scuola d’Impresa all’interno del percorso formativo Campus in Gestione d’impresa già in atto e che sta riscuotendo tanto successo tra gli imprenditori che hanno deciso di ripensare il proprio di modo di fare impresa utilizzando le metodologie e gli spunti pratici sulle tecniche manageriali proposte da Casa Imbastita Campus.
La formazione di Scuola d’Impresa grazie a Casa Imbastita Campus assume, così, una veste innovativa perché trasforma la semplice “trasmissione di contenuti” in un reale processo di trasformazione, con l’intento di imprimere a tutto l’assetto aziendale una nuova connotazione che si basa sulla filosofia imprenditoriale, propria di Casa Imbastita Campus, finalizzata allo sviluppo e al miglioramento della mentalità e dei comportamenti manageriali nonché alla creazione di una cultura di orientamento manageriale al business.
Per informazioni si possono contattare gli uffici di Scuola d’Impresa telefonando al numero 0831 840607 oppure via mail a scuoladimpresa@cedfor.it 

martedì 2 luglio 2013

Banche e Imprese: firmato nuovo “Accordo per il credito 2013”


Un nuovo accordo in favore delle Pmi italiane è stato firmato oggi a Roma dall’Abi, Alleanza Cooperative Italiane (che riunisce Agci, Confcooperative, Legacoop), Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Rete Imprese Italia (che riunisce Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti).

Considerata l’attuale congiuntura economica, all’interno della quale non si attenuano le tensioni finanziare delle imprese, l’Abi e le  Associazioni delle imprese, hanno aggiornato le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti previste dai precedenti accordi, focalizzando maggiormente il bacino dei potenziali utilizzatori su quelle Pmi che, per quanto economicamente sane, manifestano un’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturato in conseguenza della diminuzione di quest’ultimo per effetto della crisi economica.

Gli interventi finanziari previsti per le imprese sono di 3 tipi:

- Operazioni di sospensione dei finanziamenti.
In questo campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”.
Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario delle imprese che non abbiano già usufruito di analogo beneficio concesso ai sensi delle “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012. È dunque possibile sospendere nuovamente finanziamenti già sospesi con l’Avviso Comune del 3 agosto 2009 e relativi rinnovi. E’ inoltre possibile sospendere le operazioni di apertura di conto corrente ipotecario con un piano di rimborso rateale. Le operazioni di sospensione sono realizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dal contratto originario.

- Operazioni di allungamento dei finanziamenti.
È prevista la possibilità:
a)        di allungare la durata dei mutui, in misura maggiore rispetto al precedente accordo;
b)        di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili;
c)        di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione.
Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che non abbiano beneficiato di analoga facilitazione ai sensi dell’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 e dell’accordo “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012, mentre possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione.
Le operazioni di allungamento dei mutui se accompagnate da un rafforzamento patrimoniale o da processi aggregativi sono effettuate a condizioni contrattuali invariate, negli altri casi comunque l’eventuale variazione del tasso d’interesse originario non potrà essere superiore all’incremento del costo di raccolta della banca rispetto al momento dell’erogazione originaria del finanziamento e si terrà conto della presenza di eventuali garanzie aggiuntive.

- Operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.
Anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale le banche si impegnano a valutare la concessione di un finanziamento proporzionale all'aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa.

All’interno del nuovo Accordo è, inoltre, individuata una serie di temi strategici di interesse comune per favorire lo sviluppo delle relazioni banca-impresa, in relazione ai quali le Parti firmatarie concordano sull’opportunità di definire nei prossimi mesi nuove e specifiche intese e di avanzare al Governo e alle altre Istituzioni competenti proposte condivise.

Da ultimo, per consentire alle banche e agli intermediari finanziari aderenti di adeguare le proprie procedure in relazione alle operazioni previste dal nuovo accordo, il periodo di validità dell’accordo del febbraio 2012, “Nuove Misure per il Credito alle Pmi”, è stato prorogato al 30 settembre 2013.

Ad oggi, con l’iniziativa in corso riguardante le “Nuove misure per il credito alle Pmi”, secondo i dati più aggiornati a maggio 2013, le banche hanno sospeso 95.435 finanziamenti a livello nazionale (che si aggiungono ai 260.000 dell’Avviso comune scaduto il 31 luglio 2011), pari a 29,5 miliardi di debito residuo (in aggiunta ai 70 miliardi dell’Avviso comune) con una liquidità liberata di 4,1 miliardi (oltre ai 15 miliardi di euro con l’Avviso comune).