Si è svolto un
ennesimo incontro informativo promosso
da Confartigianato presso la sede di
Brindisi, alla presenza delle categorie Artigiane degli Edili ed Impiantisti, dei
tecnici e la Direzione Provinciale del Lavoro nella persona della Dott.ssa Mariateresa Cuppone, in
qualità di organo ispettivo preposto
alla vigilanza anche sulla regolarità dei cantieri edili. L’intento
dell’incontro è stato quello di evidenziare le responsabilità oltre che per le imprese e
per i Tecnici professionisti anche per i privati sulla scelta delle imprese a
cui affidare i lavori.
Anche in
questo incontro cosi come quelli già svolti in provincia è emerso che, i committenti
privati, devono essere più diligenti ed
attenti quando affidano lavori di
edilizia ed impiantistica alle aziende in quanto molto spesso la ricerca del preventivo più basso potrebbe esporre il
committente a sanzioni penali ed amministrative di non poco conto, per il sol
fatto di essersi affidati a soggetti non in regola.
Infatti non basta essere in regola con la pratica
edilizia prima di avviare dei lavori di ristrutturazione o costruzione, ma
bisogna stare attenti oltre che alla regolarità dell’impresa dal punto di vista
amministrativo: iscrizione alla Camera di Commercio o all’Albo delle Imprese
Artigiane, regolarità dei rapporti di lavoro nei confronti dei dipendenti e
rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Categoria (CCNL), regolarità Contributiva
INPS, INAIL e Cassa Edile accertabile con il (DURC); anche alla regolarità
dell’impresa dal punto di vista dell’idoneità tecnico professionale in
relazione alle mansioni o ai lavori da effettuare, che potrà essere verificata:
visionando la documentazione di macchine, attrezzature e opere provvisionali
rispetto alla conformità al decreto legislativo 81/2008, dell’attestazione
dell’avvenuta formazione e informazione e relativa idoneità sanitaria per il personale impiegato e
dall’elenco dei dispositivi di protezione individuale in dotazione all’azienda.
La
superficialità nell’affidare il lavoro tenendo conto solo del preventivo più
basso può costare caro ai privati, infatti la mancata verifica dell'idoneità
tecnico professionale prevede a carico del committente l'arresto da 2 a 4 mesi o un'ammenda da
€1.000 a € 4.800, per non parlare delle sanzioni previste in caso di
affidamento di lavori “in economia” ad aziende totalmente in nero dal punto di
vista amministrativo con una maxi sanzione per il committente, in
questo caso in veste di datore di lavoro - da €. 1.500 ad €. 12.000 per ciascun
lavoratore, maggiorata di €. 150 per ogni giorno di lavoro effettivo, in caso
di lavoro totalmente “in nero”.
Spesso si
sottovalutano le responsabilità civili e penali e le sanzioni amministrative
che nascondono alcuni preventivi di lavori a prezzi stracciati, diventa
importante per i committenti, farsi
assistere da Tecnici competenti e coscienziosi e solo con questi farsi una attenta analsi dei costi all’atto
dell’affidamento.
Su questo delicato
argomento la nostra associazione di categoria ha già avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta
anche ai committenti privati sulla corretta applicazione del decreto per non
incorrere in spiacevoli inconvenienti spesso sottovalutati.
Inoltre, vista l’attenta partecipazione delle nostre
aziende artigiane a questi temi informativi e di senzibilizzazione e
considerata la grande disponibilità che riceviamo dall’organo Ispettivo della
Direzione del Lavoro di Brindisi in termini di attività preventiva e di
sostegno all’informazione, sicuramente
daremo seguito ad altri incontri informativi sul territorio anche al fine di
disincentivare il diffuso fenomeno del lavoro sommerso in edilizia.