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lunedì 25 febbraio 2013

L’Alta formazione Manageriale per avviare il cambiamento, la risposta alla crisi di Scuola d’Impresa Confartigianato




Ripartono le attività in Puglia di Scuola d’Impresa con due mini eventi formativi ed il Campus in Gestione d’Impresa.
Oggi la passione e l’entusiasmo sono ancora elementi indispensabili per la nascita di un buon imprenditore, ma non sono sufficienti per far sopravvivere l’azienda” - ha dichiarato Alfonso Panzetta responsabile di Scuola d’Impresa - “chi vuole fare impresa oggi, ma ancor di più chi aveva iniziato ieri, ha bisogno di strumenti e conoscenze nuove per orientarsi e rispondere alle tante sollecitazioni ed esigenze che influenzano in maniera pesante i risultati aziendali”. La crisi che ci ha coinvolto sta svolgendo una funzione rilevatrice, evidenziando proprio queste carenze e mettendo in difficoltà molti imprenditori di talento, di fronte alle necessità di cambiare, evolvere, crescere, ripensare al proprio modo di fare impresa.
Anche il comportamento dei consumatori è cambiato, oggi, prima di acquistare qualunque cosa, più o meno importante che sia, si consulta il web, per capire, conoscere le esperienze di chi ha già utilizzato quel prodotto ed in alcuni casi acquistare on line. Il web diventa quindi sempre più importante nella definizione del processo d’acquisto, ed il marketing aziendale si è pertanto aperto a nuovi scenari dando vita al web marketing. Per capire meglio le potenzialità dello strumento e dare la possibilità di diffondere la cultura del web marketing nelle aziende e tra i “non addetti ai lavori”, dopo il successo della scorsa edizione, il 1 di Marzo a Bari in UPSA Confartigianato, si terrà il minicorso su  “Il web marketing e i social media: mito, paure, realtà”. Il business corre sulla rete. Tu cosa stai facendo?”
Mentre, la mattina di sabato 2 Marzo presso la sede di Scuola d’Impresa ad Oria si terrà un altro mini evento dal titolo: “Il marketing come leva strategica per lo sviluppo aziendale, perché pochissime aziende fanno veramente marketing? Considerazioni e spunti operativi”. Entrambi gli eventi saranno tenuti da Mauro Baricca, formatore, scrittore ed esperto di marketing e socio fondatore di Casa Imbastita Campus, società di consulenza e formazione Manageriale che opera ormai da diversi anni in tutta Italia.
In occasione degli incontri verrà presentato il nuovo Campus di Casa Imbastita Campus Puglia nato grazie alla condivisione di intenti con Scuola d’Impresa di Confartigianato.
Il Campus in Gestione d’Impresa, pensato per chi ogni giorno ha la responsabilità di trovare le soluzioni,  avrà una scansione modulare e sarà caratterizzato dagli alti standard professionali e formativi che definiscono il percorso esperienziale Executive   http://www.casaimbastitacampus.it/uploads/pdf/brochure-executive.pdf. Tali standard hanno fatto di Casa Imbastita un interlocutore privilegiato di aziende, imprenditori e professionisti che intraprendono il percorso di Alta Formazione Manageriale sapendo di investire proficuamente per la propria crescita e per quella della propria attività imprenditoriale.
Il nuovo Campus Puglia sarà tenuto ad Oria (BRINDISI) presso la Scuola d’Impresa di Confartigianato, in Via Latiano, 133/b e inizierà la sua attività il 23 maggio 2013, con il Modulo di Leadership base e a seguire Leadership avanzata, Business Strategy e Controllo di Gestione, Vendite Emozionali, Guerrilla Marketing e Public Speaking.
Il calendario dei Moduli è già stato fissato, seguendo la scansione temporale di un paio di appuntamenti al mese, per 6 mesi, da maggio a novembre 2013. Casa Imbastita Campus http://www.casaimbastitacampus.it/p/campus_calendario.htm)
Con questo nuovo traguardo, Casa Imbastita Campus consolida la sua presenza capillare sul territorio, offrendo un pacchetto formativo di grande spessore che non si esaurisce nel percorso d’aula ma che comprende un affiancamento costante e un supporto operativo e consulenziale, durante l’intero iter formativo.
La formazione di Casa Imbastita Campus assume, così, una veste innovativa perché trasforma la semplice “trasmissione di contenuti” in un reale processo di trasformazione, con l’intento di imprimere a tutto l’assetto aziendale una nuova connotazione che si basa sulla filosofia imprenditoriale, propria di Casa Imbastita Campus, finalizzata allo sviluppo e al miglioramento della mentalità e dei comportamenti manageriali nonché alla creazione di una cultura di orientamento manageriale al business.
Ora, questo impegno diventa un traguardo più vicino e più raggiungibile, perché i nuovi Campus di Casa Imbastita creeranno le condizioni per la diffusione capillare di un’idea e di una visione dell’impresa che potrà davvero cambiare i paradigmi consolidati per arrivare a migliorare la società in cui viviamo e la nostra vita in termini di soddisfazione, benessere e prosperità economica.
Per informazioni si possono contattare gli uffici di Scuola d’Impresa telefonando al numero 0831 840607 oppure via mail a scuoladimpresa@cedfor.it 

venerdì 15 febbraio 2013

«Gelata» sul credito Ancora in calo i finanziamenti alle aziende pugliesi Oltre un miliardo di euro in meno in appena un anno




Ancora in calo i prestiti alle imprese pugliesi. I finanziamenti sono diminuiti di oltre un miliardo di euro in appena un anno.
A rilevarlo è l’Osservatorio regionale di Confartigianato Puglia che ha elaborato gli ultimi dati della Banca d’Italia per monitorare l’andamento degli impieghi erogati alle aziende.
In particolare, da novembre 2011 a novembre 2012, lo stock dei prestiti è sceso da 26 miliardi 206 milioni a 25 miliardi 195 milioni. La flessione è del 3,9 per cento.
La crisi finanziaria ha allentato la morsa sugli Stati e sulle banche, ma non sulle imprese. Nei Paesi periferici dell’Euro-zona, infatti, gli spread sono sensibilmente calati e il successo nella raccolta di capitali a tassi più bassi dimostra che la situazione è migliorata, almeno nel breve e medio periodo, grazie al sostegno della Banca centrale europea. Ma non si vedono ancora ricadute positive sulle aziende, soprattutto su quelle di piccole dimensioni. I rubinetti del credito, infatti, restano tuttora chiusi.
Negli istituti bancari si sta inceppando l’ingranaggio principale per sostenere l’economia reale.
«L’analisi di questi dati – spiega il presidente di Confartigianato Puglia, Francesco Sgherza – dimostrano che persistono grosse difficoltà nell’accesso al credito, soprattutto da parte delle piccole e medie imprese». Tant’è che, in Puglia, la «fetta» più cospicua dei finanziamenti (18 miliardi 259 milioni) è stata destinata alle imprese con più di venti addetti; mentre la restante parte dei prestiti (sei miliardi 936 milioni) a quelle di minori dimensioni. «La stretta creditizia – continua il presidente regionale – si avverte soprattutto sui finanziamenti a brevissimo periodo, quelli necessari a sostenere la cassa e la liquidità ordinaria».

Settori. Guardando ai singoli comparti, il settore dei servizi è quello più penalizzato: meno 503,3 milioni, pari ad un tasso negativo dell’4,1. La stessa percentuale negativa colpisce le costruzioni: meno 215 milioni. Calano pure i finanziamenti al manifatturiero: meno 216,5 milioni, pari al 3,2 per cento in meno. Si tratta, è bene precisarlo, di prestiti cosiddetti «vivi», cioè finanziamenti al netto delle sofferenze e delle operazioni di pronto contro termine.
Tasso di riferimento per il credito agevolato. Dopo gli Stati e le banche, il tasso d’interesse inizia a «sorridere» anche alle piccole e medie imprese. Prosegue anche a febbraio la discesa del parametro di riferimento per il credito agevolato a industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile.
A partire dal primo febbraio scorso, il tasso si attesta al 4,63 per cento, con una flessione dello 0,25 per cento, rispetto al valore di gennaio (4,88 per cento). Con questa riduzione, peraltro di intensità più elevata rispetto alle precedenti, diventano sei i periodi di diminuzione consecutiva che si sono verificati nei valori dell'indicatore e che, oltre ad aver annullato gli effetti degli incrementi intervenuti a metà 2012, hanno riportato il valore del parametro sugli stessi livelli di inizio 2011.

Dinamica del credito nelle singole province pugliesi

Bari. Rappresenta il 45 per cento dello stock del credito erogato alle aziende. Nello stesso periodo (novembre 2011-novembre 2012), i prestiti sono scesi di 452,6 milioni, pari ad un tasso negativo del 3,8 per cento, in linea con il dato regionale. Da 11 miliardi 825 milioni si passa a 11 miliardi 372 milioni, di cui due miliardi 424 milioni alle imprese con meno di venti addetti.

Barletta-Andria-Trani. Equivale all’otto per cento degli impieghi. I finanziamenti sono diminuiti di 102,3 milioni, pari al cinque per cento in meno. Da due miliardi 52 milioni si scende a un miliardo 950 milioni, di cui 832 milioni alle imprese con meno di venti addetti.

Brindisi. Corrisponde al sei per cento del totale pugliese. I prestiti sono calati di 66,6 milioni, pari al 4,1 per cento in meno. Da un miliardo 635 milioni si passa a un miliardo 569 milioni, di cui 506 milioni alle imprese con meno di venti addetti.

Foggia. «Pesa» per il 17 per cento sullo stock regionale. Gli impieghi sono diminuiti di 145,6 milioni, pari al 3,3 per cento in meno. Da quattro miliardi 419 milioni si scende a quattro miliardi 273 milioni, di cui un miliardo 260 milioni alle imprese con meno di venti addetti.

Lecce. «Vale» il 16 per cento dei prestiti. I finanziamenti si sono ridotti di 127,6 milioni, pari al 3,2 per cento in meno. Da quattro miliardi 24 milioni si passa a tre miliardi 897 milioni, di cui un miliardo 211 milioni alle imprese con meno di venti addetti.

Taranto. Rappresenta l’8 per cento dei finanziamenti. La flessione maggiore: meno 5,2 per cento. I prestiti sono diminuiti di 116,7 milioni, da due miliardi 249 milioni a due miliardi 132 milioni, di cui 691 milioni alle imprese con meno di venti addetti.


Bari, 15/02/2013

giovedì 14 febbraio 2013

“Finalmente norme per valorizzare la produzione delle imprese. L’origine dei prodotti influenza gli acquisti di 130 milioni di consumatori Ue”



“Una buona notizia per le imprese italiane. Finalmente si colma un vuoto normativo dell’Europa, rimasto l’unico continente a non disporre di tutele per l’origine dei propri prodotti e delle merci importate”.
Così Confartigianato commenta le nuove misure sul ‘made in’ presentate oggi a Bruxelles dal Vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani.
Secondo Confartigianato “le proposte legislative adottate dalla Commissione Europea, che ci auguriamo possano entrare in vigore al più presto colgono molteplici obiettivi: valorizzare il patrimonio manifatturiero dell’artigianato e dell’impresa diffusa, difendere il diritto dei consumatori a una corretta informazione sull’origine dei beni acquistati, combattere il fenomeno della contraffazione con un comune impegno delle autorità di vigilanza dei Paesi europei”.
Confartigianato – sottolinea una nota della Confederazione – si batte da sempre per una chiara e inequivoca identificazione dell'origine dei prodotti e delle lavorazioni, perché il mondo cerca il Made in Italy e i consumatori sono disposti a pagare un premium price pur di avere un prodotto fatto in Italia, a regola d'arte.
Secondo Confartigianato, infatti, “più informazione e maggiore trasparenza significano rilancio dei consumi”. In base ai risultati di una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato condotta su dati Eurobarometro risulta che 1 cittadino europeo su 3, vale a dire 130 milioni di persone nella Ue, sceglie cosa acquistare sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. In Italia l’attenzione all’origine dei prodotti riguarda 25 milioni di persone.


Cittadini europei per cui l'origine dei prodotti influisce sulla decisione di acquisto per prodotto
% popolazione  superiore a 15 anni
Prodotto
%
popolazione
interessata
(milioni)
Prodotti alimentari
43
175
Auto, motociclette
32
130
Dispositivi elettronici
29
118
Prodotti tessili e indumenti
28
114
Servizi di alta tecnologia (es. servizi telefonia cellulare)
26
106
Media (*)
31,9
130
(*) media ponderata con il vettore di pesi rappresentato dal valore aggiunto nell'UE a 27 nel 2008 nei relativi settori Nace 1
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea - Eurobarometro

 Roma, 13 febbraio 2013