Benvenuti nel nostro blog, siamo impegnati al fianco delle imprese per affrontare le tante problematiche insieme.

venerdì 31 gennaio 2014

"Senza Impresa non c'è Italia"


venerdì 24 gennaio 2014

“SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA. RIPRENDIAMOCI IL FUTURO”. IL 18 FEBBRAIO A ROMA MOBILITAZIONE GENERALE DELLE IMPRESE

“Rete Imprese Italia lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie.” Lo annuncia il presidente portavoce di turno di Rete Imprese Italia, Marco Venturi.
Il tempo delle attese è finito. Rete Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato rappresenta il tessuto produttivo dell'Italia. Dal futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro.
“Senza l’impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” è lo slogan della manifestazione che vedrà giungere a Roma da ogni parte d’Italia le molte rappresentanze di imprenditori di Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti. Nell’occasione sarà presentato un manifesto con le proposte e le richieste di Rete Imprese Italia per un reale cambiamento economico e sociale.


Roma, 16 gennaio 2014

martedì 7 gennaio 2014

“No a rincari automatici. Le tariffe autostradali siano adeguate a investimenti effettuati dalle società concessionarie”

“Nuovi criteri più stringenti per definire un meccanismo di adeguamento dei pedaggi autostradali che sia strettamente legato agli investimenti effettuati dalle società concessionarie delle tratte autostradali”.
Li sollecita il Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
Il Presidente Genedani, nel commentare i rincari in vigore dal 1° gennaio, sottolinea: “Nonostante sia apprezzabile il contenimento di circa 1 punto percentuale degli incrementi medi delle tariffe autostradali, rimandare nei prossimi cinque anni il recupero degli aumenti da corrispondere ai concessionari in base agli automatismi contrattuali, è una politica che non paga. Infatti, le condizioni economiche esistenti al momento della firma dei contratti di concessione sono, dopo anni di recessione, radicalmente cambiate e gli attuali automatismi non reggono”.
“Del resto – fa notare Genedani - la Banca d'Italia e l'Autorità Antitrust hanno ufficialmente rilevato il mancato completamento e i ritardi degli investimenti programmati dalle società delle autostrade e questo è un motivo di revisione degli accordi”.
 “I continui rincari dei pedaggi autostradali – sottolinea il Presidente di Confartigianato Trasporti – fanno aumentare il costo di gestione per l’utilizzo dei veicoli commerciali, a discapito degli investimenti in logistica da parte delle imprese di autotrasporto e con inevitabili ricadute sui consumatori finali, deprimendo ancora di più la propensione al consumo delle famiglie”.
“Confartigianato Trasporti - conclude Genedani - è disponibile a collaborare con il Ministero dei Trasporti e con le Società Autostradali per individuare soluzioni utili a contenere tali effetti negativi”.
Roma, 5 gennaio 2014