Benvenuti nel nostro blog, siamo impegnati al fianco delle imprese per affrontare le tante problematiche insieme.

giovedì 29 marzo 2012

Il Presidente di Confartigianato Guerrini al Ministro Corrado Passera: “Bene impegni. Ora attuare subito terapia d’urto per Pmi”



“Registriamo con soddisfazione gli impegni assunti dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera che conosce bene le priorità di artigiani e piccoli imprenditori”.
Nel commentare le dichiarazioni del Ministro Passera in audizione alla Commissione Bilancio della Camera, Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato, sottolinea “Nelle ultime settimane, in più occasioni abbiamo presentato al Ministro un nostro dossier con la richiesta di misure immediate per consentire agli imprenditori di fronteggiare l’emergenza crisi e rilanciare la crescita e la competitività del Paese”. “Bisogna agire subito – sottolinea Guerrini – per ridurre la pressione fiscale, per eliminare il carico di burocrazia che costringe a sacrificare 60 giorni l’anno a sbrigare pratiche amministrative. Bisogna ridurre il prezzo di fattori di produzione come l’energia che ci costa il 30% in più degli altri Paesi europei”.
“Bisogna agire rapidamente – continua Guerrini - sul fronte dell’accesso al credito, perché le piccole imprese sono soffocate da forti restrizioni dei finanziamenti e da alti tassi di interesse. A questo proposito, è indispensabile affrontare uno dei gravi problemi che stanno all’origine della mancanza di liquidità e che costringe le imprese a rivolgersi alle banche: il ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione e di altre imprese. Una catena perversa che mette in ginocchio i piccoli imprenditori e costa agli artigiani 3,6 miliardi l’anno di maggior oneri finanziari”.
“Ci aspettiamo – conclude Guerrini - che il Ministro Passera, insieme con il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, affrontino anche il problema del Sistri, il Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti rivelatosi inutilmente complesso e che, pur non essendo mai entrato in funzione, è già costato alle imprese 70 milioni di euro per i contributi del 2010 e 2011. Mi auguro che venga eliminato l’obbligo di pagare, entro il 30 aprile, anche il contributo 2012 per un servizio che non esiste e che, così com’è, non serve né alle imprese, né alla difesa dell’ambiente”.
Roma, 29 marzo 2012

PROSEGUE CON SUCCESSO IL PERCORSO DEL MARCHIO DI QUALITA’ DI CONFARTIGIANATO




Prosegue con entusiasmo e partecipazione l’adesione al Marchio di Qualità di titolari ed operatori delle Categoria Benessere affiliati a Confartigianato Brindisi, associazione di categoria che fino ad oggi ha assegnato ben 27 riconoscimenti ad altrettanti saloni che ne hanno fatto richiesta, dando così inizio ad una rete di qualità del settore, tutte le aziende,infatti sono tenute ad aderire ad  un Codice Etico  già sottoscritto da Confartigianato con l’associazione di consumatori Adoc Brindisi in occasione della creazione e della istituzione del marchio stesso.

Particolarmente entusiasta del percorso intrapreso dal Marchio di Qualità il Presidente della Categoria Benessere di Confartigianato, Marcello Caforio, che si dice soddisfatto della risposta ottenuta dagli operatori del settore poiché “i saloni che hanno sempre praticato qualità sono dalla nostra parte – afferma Caforio – il coinvolgimento nasce naturalmente, perché si sono sempre sentiti coinvolti nel codice etico che noi abbiamo esaltato. Un codice cha va dall’igiene alla coerenza in salone, alla professionalità, ai prodotti a marchio CEE e a quell’italianità che è il nostro punto di forza come gusto e come eccellenza”.

“Il Marchio di Qualità – prosegue Caforio – ottiene tanti consensi e si va ad inserire quindi in tutti quelle realtà dove già esisteva una forte identità professionale e che oggi fanno un passo avanti per adeguarsi al codice etico espresso. Oltretutto è uno strumento che permetta ai clienti di identificare oggi i saloni che danno il massimo, un biglietto da visita di straordinaria comunicazione che trasmette anche attraverso l’adesione a Confartigianato quella forza lavoro e quell’unione di intenti utili a dimostrare il percorso di qualità scelto”.

Sull’argomento torna anche Antonio Solidoro, direttore di Confartigianato che sottolinea come “anche attraverso il Marchio di Qualità il nostro intento è sempre quello di mettere in risalto le caratteristiche di quanti nostri assistiti della categoria Benessere operano nella trasparenza e nell’innalzamento della propria professionalità, ricercando proprio quell’eccellenza che distingua da altre realtà evidentemente non a norma. Ci fa piacere constatare come, in maniera crescente, sempre più acconciatori ed estetisti stiano facendo richiesta del marchio, interesse che diventa sinonimo di una volontà sana nonché simbolo di un interesse totale verso la clientela servita”.     


mercoledì 28 marzo 2012

Discussione della Tarsu per gli Autoriparatori di Carovigno



Carovigno-  La battaglia della Confartigianato per la tutela degli autoriparatori contro un tributo Tarsu, ritenuto illegittimo, non è più una questione esclusivamente brindisina. 30 le ditte carovignesi che patiscono la problematica. Dopo le richieste avanzate al sindaco Zizza, pare che la questione si risolverà. Da tempo immemore i garagisti brindisini lamentano l’illegittimità del calcolo della tassa sull’immondizia così come alla categoria viene applicata. Il tributo per lo smaltimento dei rifiuti è considerato dagli addetti al settore, inutile e dannoso per la tenuta delle microimprese locali, dato che i titolari di queste già provvedono, a spese proprie, allo smaltimento dell’immondizia, pagando società specializzate nel trattamento dei rifiuti speciali. Pattume per altro esiguo, se si tiene conto del fatto che è riconducibile esclusivamente alla risulta dello stazionamento delle auto, rintracciabile quindi in poche gocce di carburante o liquidi similari, o al trattamento della lamiera veicolare, perciò identificabile in qualche traccia di vernice. Per non parlare dei rifiuti solidi urbani, la cui la produzione, sembra essere pari allo zero. Nonostante ciò, i garagisti brindisini ed i carrozzieri carovignesi, pagano la Tarsu, come se all’interno dei loro locali, producessero chissà quale materiale di scarto.  Confartigianato, precisa che, tra l’altro, viene tassata l’intera superficie aziendale, senza escludere locali, che per loro oggettiva destinazione d’uso e/o per le caratteristiche strutturali, non sono assolutamente idonee a produrre alcun tipo di rifiuto.

Fonte: Quotidiano Senza Colonne di Brindisi del 23/03/2012

lunedì 26 marzo 2012

"Un giorno in azienda"


Pillole di Marketing



Martedì 27 marzo, dalle 16.30 alle 19.30, nella Sala Verde della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di BRINDISI, in Via Bastioni Carlo V, 4, si svolgerà l’incontro formativo gratuito... dal titolo “Pillole di marketing: promuoversi a costi sostenibili in tempi di crisi”.

Il formatore, scrittore ed esperto di marketing, Mauro Baricca, parlerà di marketing “che funziona” per le piccole e medie aziende. Il Cliente: come creare relazioni di fiducia per accrescere la competitività e riuscire a crescere anche in tempo di crisi.
Idee, soluzioni pratiche, tecniche e spunti da applicare subito in azienda. Dibattito e confronto.


sabato 24 marzo 2012

Confartigianato Brindisi: Si torni a valorizzare il maestro artigiano

Confartigianato e la valorizzazione in Puglia del maestro artigiano con una proposta di legge


 
Sviluppo, promozione e tutela dell’artigianato pugliese e il sistema legislativo. Confartigianato Brindisi ha approfondito la proposta di Legge che vede come primo firmatario il consigliere regionale Mario Vadrucci, già segretario della Confartigianato di Lecce.
Si parte da un dato di fatto e cioè che l’artigianato debba essere rivisto e rivisitato dal punto vista legislativo, ora più che mai, in quanto legato ad una legge quadro alquanto obsoleta del 1985 e che necessita di ammodernamento.
L'importanza dello sviluppo di una "cultura dell'eccellenza" dell’artigianato, che funzioni come una opportunità di reazione alla crisi generale di mercato e può anche essere valorizzata mettendo le piccole imprese artigianali in grado di conoscere e confrontarsi con delle fasi strategiche legate al business anche attraverso sistemi di formazione di giovani da inserire nel mondo dell’artigianato per favorire la qualificazione ed il rilancio del settore. A tale proposito Confartigianato Brindisi considera con favore, all’interno dello schema di disegno di legge, presentato dall’assessore regionale allo sviluppo economico, avente per oggetto “Norme per lo sviluppo, la promozione e tutela dell’artigianato pugliese”, l’inserimento e la rivalutazione  della figura del “Maestro Artigiano”.
Il ruolo di Maestro verrà ricoperto da una tipologia di imprenditori artigiani che abbiano maturato esperienza imprenditoriale e siano, con particolari indicazioni di legge, in possesso di un elevato grado di capacità tecnico–professionali ed imprenditoriali nonché di nozioni fondamentali per l’insegnamento del mestiere. Mentre la "Bottega - Scuola" diventa nello stesso tempo luogo di realizzazione delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell'abbigliamento su misura, che costituiscono la normale sede dell’attività artigianale e punto di formazione per tutti i giovani interessati all’apprendimento di nozioni e conoscenze spendibili in attività imprenditoriale nel proprio futuro. Parallelamente, la stessa attività, se intesa e riconosciuta come una formazione a 360° potrebbe favorire anche la diminuzione della dispersione scolastica oltre ad ostacolare la crisi occupazionale giovanile ed eventuale emigrazione, con la possibilità quindi di un inserimento diretto nel mondo del lavoro passando da una formazione mirata ed altamente qualificata gestita dallo stesso imprenditore artigiano  che diventa il Maestro.
L’idea di un Maestro artigiano titolato e qualificato alla formazione di nuove figure professionali non può che rappresentare un percorso positivo in grado di aiutare e favorire processi come la trasmissione d’impresa e, in alcuni casi, evitare che attività qualificate e fiorenti chiudano per mancanza di nuove leve interessate a rilevarle. Sono queste le motivazioni che hanno convinto Confartigianato Brindisi a mostrare interesse nei confronti di questo disegno di legge e della sua strutturazione affinchè, la veicolazione di messaggi, come quelli legati ad alcune scelte professionali, possano essere appaganti sia dal punto di vista economico che di quello della crescita professionale e culturale.
Confartigianato Brindisi sarà attenta al percorso  di questo disegno di legge che introduce importanti novità e che  interessa tutta la categoria ed il mondo dell’artigianato pugliese.