Le imprese sono in attesa da troppo tempo di una ripresa che
sembra non arrivare mai, troppe ormai
sono state le volte che si è gridato ed urlato che siamo oltre la crisi. Tantissime
sono state le occasioni alle quali abbiamo chiesto azioni concrete e rapide e non più promesse
elettorali che svaniscono il giorno dopo.
Ognuno di noi nelle proprie
Associazioni e nelle rispettive Provincie viene allarmato dai segnali che
pervengono dalle troppe imprese che ogni giorno chiudono.
Era inevitabile unirsi in un grande grido che ha portato in Piazza del Popolo i 60000 imprenditori da tutta Italia animati dalle rispettive Associazioni di categoria unite oggi a Rete Imprese Italia Confartigianato, CNA, Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani.
Si è capito sin da subito che
sarebbe stata una grande manifestazione, in quanto ogni giorno arrivavano nel
nostro ufficio testimonianze di solidarietà e voglia di partecipazione. La
nostra Associazione non poteva mancare ad un appuntamento cosi importante e
sentito da tanti artigiani e imprenditori , non potevamo esimerci dal grido di
adunata che è sfociato in un grande bagno di folla di Partite IVA.
Uniti alle altre delegazioni
della Puglia anche la Confartigianato di Brindisi si è fatta ben sentire
radunando e portando in Piazza tantissimi associati. Abbiamo condiviso gli interventi dei
Presidenti nazionali che si sono
alternati sul palco e si sentiva nell’aria la rabbia del popolo degli
imprenditori ogni qual volta venivano toccati gli argomenti che sono ormai sin troppo
conosciuti e discussi in tutte le nostre riunioni di categoria.
Non c’è più necessità di parlare
con concetti economici incomprensibili , quello che ormai si chiede a voce alta
sono richieste chiare e dirette che vanno in una sola direzione, salvare le
microimprese da una tassazione ormai insostenibile, da un credito sempre più
scarso, da poche risorse per lo sviluppo e da una burocrazia assurda e
farraginosa che strozza le imprese e
mette un tappo alla nascita e crescita di un sistema che non chiede niente a
nessuno ma si autoalimenta di risorse proprie e con il duro lavoro ed il carico
di responsabilità degli stessi imprenditori.
Questa iniziativa è stata
promossa per esprimere il profondo disagio delle piccole imprese italiane
stremate dalla crisi economica e da condizioni di contesto che comprimono le
potenzialità del tessuto produttivo.
Gli imprenditori erano in piazza a testimoniare che dal futuro delle
loro aziende dipende il futuro del Paese. Al tempo stesso si è voluto sottoporre all’attenzione della politica
alcune proposte attuabili rapidamente,
che possano ripristinare un clima positivo e di maggior fiducia nel futuro come ad esempio, fare la riforma fiscale, far
ripartire le imprese e uscire dell’emergenza occupazionale, proseguire l’azione
delle semplificazioni, innovare il sistema dei trasporti e della logistica,
ridurre i costi energetici ma anche abolire il Sistri e favorire più facilità
nell’accesso al credito.
La manifestazione è l’occasione per dare visibilità alle micro,
piccole e medie imprese, che, nonostante le difficoltà, continuano a garantire
occupazione e stabilità, ma non ricevono adeguata attenzione da parte del mondo
politico ed istituzionale.