700.000 piccole imprese italiane si
rivolgono ai consorzi di garanzia fidi per ottenere credito dalle banche. E nel
2011 i finanziamenti garantiti in essere da parte dei consorzi fidi alle Pmi
hanno sfiorato i 14 miliardi di euro. Ma la stretta creditizia pesa anche
sull’attività dei consorzi fidi: lo scorso anno un quinto dei finanziamenti
garantiti dai confidi e deliberati dalle banche non è stato effettivamente
erogato alle imprese da parte degli istituti di credito. Un fenomeno che si
concentra negli ultimi 3 mesi del 2011, con il blocco pressochè totale delle
erogazioni di finanziamenti.
I dati
emergono dalla quindicesima edizione della ricerca presentata oggi a Roma
da Fedart Fidi, la Federazione Nazionale Unitaria dei 144 Consorzi e
Cooperative Artigiane di Garanzia promossa da Confartigianato, Cna e
Casartigiani e presieduta da Fabio Petri.
La ricerca rivela una flessione nei
finanziamenti garantiti negli ultimi due anni: nel 2010 l’ammontare dei
finanziamenti garantiti in essere alle piccole imprese è stato pari a 14,4
miliardi di euro, mentre nel 2011 è sceso sotto i 14 miliardi.
I consorzi fidi rappresentano comunque un efficace
baluardo per attenuare la crisi del credito. Nel 2010 i confidi di Fedart Fidi
hanno erogato quasi 7,3 miliardi di finanziamenti garantiti a 700.534
artigiani e piccole imprese. Ciascun confidi ha garantito in media
finanziamenti per 50,4 milioni.
Si mantiene elevato il grado di penetrazione del
sistema Confidi nel comparto artigiano, pari al 37%, a conferma del fatto
che quasi 1 imprenditore artigiano su 2 si rivolge ai Confidi per
dare soluzione alle proprie esigenze finanziarie e di rapporto con il sistema
bancario. Analizzando in particolare il solo comparto dell’artigianato, i
confidi hanno garantito un quinto dei finanziamenti complessivamente erogati
dalle banche alle imprese del settore.
La classifica delle regioni più attive
vede in testa il Veneto con 1.369 milioni di euro di
finanziamenti garantiti dai confidi alle piccole imprese. Al secondo posto la
Lombardia con 1.331 milioni, al terzo posto la Toscana con 1.092
milioni e al quarto posto si colloca l’Emilia Romagna con 933
milioni.
Il Presidente di Fedart Fidi Fabio Petri ha
presentato un progetto per rilanciare il sistema della garanzia del
credito all’insegna della semplificazione e dell’efficienza. Al centro della
proposta vi è il riconoscimento della garanzia quale bene pubblico, in quanto
strumento fondamentale per favorire l’accesso al credito. Quattro gli obiettivi
della riforma sollecitata da Fedart Fidi: orientare le risorse pubbliche e
private secondo principi di efficienza ed efficacia; semplificare la filiera
della garanzia eliminando duplicazioni tra i ruoli assunti dai vari soggetti e
la concorrenza tra gli attori; raggiungere l’autosostenibilità del sistema con
un meccanismo di contribuzione automatica privata per ciascuna operazione di
garanzia; rendere misurabile l’impatto generato dagli interventi mediante un
modello econometrico appositamente definito.
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