Benvenuti nel nostro blog, siamo impegnati al fianco delle imprese per affrontare le tante problematiche insieme.

venerdì 20 settembre 2013

Il Sistri: “E’ un sistema inefficiente, poco trasparente, inadeguato. Va sostituito”

“E’ inopportuno riavviare un sistema di tracciabilità dei rifiuti come il Sistri, che ha già dato numerose prove di inefficienza, scarsa trasparenza e inadeguatezza. Non riteniamo che il Sistri possa essere attuato nei tempi operativi fissati. Va, quindi, sostituto con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità ”. Lo ha affermato Cesare Fumagalli, Segretario Generale della Confartigianato, intervenuto a nome di Rete Imprese Italia all’audizione sulla “Conversione in legge del Dl 31 agosto 2013” tenuta di fronte alla 13a Commissione Territorio e Ambiente del Senato.
In attesa che il Sistri venga abbandonato, Rete Imprese Italia chiede che:
1) al sistema di tracciabilità aderiscano solo i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale;
2) per questi operatori sia prevista una fase sperimentale del sistema, da definire con decreto entro il 31 dicembre prossimo, che duri fino al 31 dicembre 2014 e sia prorogabile per non oltre sei mesi;
3) ogni sanzione per violazioni relative agli obblighi derivanti dal sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti sia sospesa per tutta la fase sperimentale;
4) i contributi versati dalle imprese per l’iscrizione al Sistri negli anni 2010, 2011 e 2012 siano restituiti o possano compensare altri prelievi fiscali.
Roma, 19 settembre 2013

lunedì 16 settembre 2013

I risultati dell’Osservatorio di Confartigianato: è sempre emergenza crediti insoluti, poco rispettata la legge sui tempi di pagamento. I privati sono peggiori pagatori rispetto alla Pa

 La legge sui tempi di pagamento in vigore dall’1 gennaio 2013 stenta ad essere rispettata dai committenti pubblici e privati. Lo confermano le segnalazioni di artigiani e piccoli imprenditori all’Osservatorio attivato il 31 gennaio 2013 da Confartigianato e visibile sul sito della Confederazione (www.confartigianato.it).

I risultati sono stati comunicati oggi dal Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti nel corso di un incontro con il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio di Confartigianato soltanto il 13,4% degli imprenditori rileva che i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione si sono accorciati, mentre il 68,7% li considera invariati e il 17,9% segnala che si sono addirittura allungati.
Il fenomeno dei ritardati pagamenti si è aggravato nelle transazioni commerciali tra privati, dove si  concentra l’87,5% dei crediti insoluti a danno degli artigiani. Il 36,6% dei piccoli imprenditori dichiara che i tempi di pagamento dei privati si sono allungati, a fronte del 50% che non ha rilevato cambiamenti, mentre solo il 13,9 % segnala una diminuzione dei tempi per veder saldate le fatture.
Dall’Osservatorio emerge poi che oltre il 50 per cento dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le piccole imprese è fatto da crediti di modesta entità, fino a 2000 euro, e soltanto il 3,6% dei crediti supera i 50.000 euro, a dimostrazione della complessità amministrativa e farraginosità delle procedure.
Il dato cambia nei crediti verso altre imprese private: la quota di debiti fino a 2000 euro riguarda il 22,3% delle imprese creditrici, mentre i debiti fino a 50.000 euro riguarda il 25% degli imprenditori.
“A 8 mesi dall’entrata in vigore  – ha sottolineato il Presidente Merletti - l’applicazione delle nuove norme in Italia risulta ancora scarsa e, addirittura, il fenomeno dei crediti insoluti è peggiorato nei rapporti tra privati. Per quanto riguarda i debiti della Pa subiamo gli effetti di un sistema di regole e procedure, soprattutto per l’esigenza di tenere i conti pubblici sotto controllo, che ha frenato l’efficienza amministrativa dei processi di pagamento, fino a produrre debiti arretrati che superano la cifra di 91 miliardi”. “Tra le cause dei debiti dei privati – ha aggiunto Merletti – vi sono le inefficienze della giustizia civile, che rendono conveniente essere cattivi pagatori”.
Roma, 13 settembre 2013

giovedì 12 settembre 2013

Corsi ed esami per il rilascio del “Patentino Frigorista”

L'11 febbraio 2013 è diventato operativo il Registro Telematico Nazionale delle imprese e delle persone certificare ad operare su impianti che contengono Gas Fluorurati ad effetto serra (FGAS).
Lo ha comunicato il Ministero dell'Ambiente.
Tale registro è istituito ai sensi dell'art. 13 del DPR gennaio 2012, n° 43.

Entro l’11 giugno 2013, dovevano  iscriversi al citato Registro per via telematica tutte le persone e le aziende che svolgono, su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore che contengono gas fluorurati ad effetto serra, una o più attività di controllo delle perdite dalle applicazioni, recupero di gas fluorurati ad effetto serra, installazione, manutenzione o riparazione.
L’iscrizione a suo tempo fatta e con le procedure  indicate  dalla Camera di Commercio erano indispensabili per la  richiesta del  rilascio di un certificato provvisorio, il quale permetteva di svolgere l'attività in attesa del certificato definitivo.
 Per ottenere quest'ultimo, gli addetti ai lavori dovranno sostenere un esame entro 6 mesi dalla data di iscrizione al Registro; ottenendo così anche il Patentino del frigorista, senza il quale non è possibile esercitare la loro professione.
Per quanto riguarda le imprese, invece, per poter continuare a svolgere la propria attività, dovranno impiegare esclusivamente personale in possesso di certificato definitivo e Patentino del frigorista.
Inoltre l'impresa dovrà poter dimostrare che il personale impiegato in tali attività, abbia sempre a disposizione strumenti adatti e specifiche procedure operative da seguire.
La Confartigianato di Brindisi in collaborazione con la società Pro Management srl  già accreditata  da BUREAU VERITAS ITALIA come "Organismo di Valutazione",  per la conduzione degli esami teorici e pratici per il conseguimento del "Patentino del Frigorista" - Regolamento (CE) 303/2008,  organizza  Corsi di preparazione e sia anche l'esame per il rilascio del "Patentino del Frigorista" che attesta le competenze del personale che opera su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra.

Tutti gli interessati possono prendere contatto con la segreteria organizzativa telefonando allo 0831588523 o al 0831518749 

venerdì 6 settembre 2013

Confartigianato Trasporti: “No al Sistri costoso e inefficiente. Le imprese di autotrasporto non possono applicare un sistema che non funziona”

“Siamo e resteremo contrari al Sistri. Gli autotrasportatori non possono applicare un sistema di tracciabilità dei rifiuti che in questi anni ha ampiamente dimostrato di non funzionare. Soprattutto è assurdo che il Sistri sia obbligatorio per le aziende italiane di autotrasporto e non per quelle straniere che operano nel nostro Paese. Nell’attuale momento di crisi economica, le imprese non hanno certo bisogno di altri problemi come quelli che provoca il Sistri”.

Mauro Squarcia, Presidente di Confartigianato Trasporti, esprime così la preoccupazione delle imprese di autotrasporto merci per la decisione del Governo di confermare l’entrata in vigore, dal primo ottobre, del sistema telematico di tracciabilità destinato alle imprese che trasportano rifiuti pericolosi.
“Non si è voluto tener conto – sottolinea Squarcia - dei risultati negativi dei test di funzionamento effettuati in passato, che hanno evidenziato i deficit tecnici e le inefficienze dei dispositivi previsti dal Sistri (chiavette Usb, black box)”.
“E ora le nostre aziende – spiega il Presidente Squarcia – finiranno per dover subire di nuovo costi e inefficienze di un sistema che, oltre ad essere economicamente oneroso, non garantisce alcun risultato per il suo obiettivo principale, vale a dire la battaglia contro lo smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi”.
Secondo il Presidente di Confartigianato Trasporti, inoltre, “al danno si aggiunge la beffa del diverso trattamento per gli autotrasportatori italiani e per quelli con sede all’estero ma operanti in Italia e che non sono obbligati ad aderire al Sistri. In questo modo saranno indubbiamente favoriti sul mercato nazionale rispetto alle nostre aziende italiane gravate da costosi adempimenti prescritti dalla tracciabilità telematica dei rifiuti”.
Il Presidente Squarcia annuncia che nei prossimi giorni Confartigianato Trasporti incontrerà tutte le associazioni dell’autotrasporto per decidere insieme iniziative contro l’applicazione del Sistri alle imprese di autotrasporto.
Roma, 5 settembre 2013