“Nonostante apprezzabili interventi per le piccole
imprese, questa manovra non soddisfa le nostre attese di uno sforzo coraggioso e
convinto per rilanciare lo sviluppo e rimettere in moto investimenti e consumi.
L’Italia ha bisogno di un cambio di passo molto più deciso, di interventi
quantitativamente molto più rilevanti e di immediata efficacia”. E’ quanto si
legge in un comunicato di Rete Imprese Italia.
“Abbiamo apprezzato il fatto che la manovra abbia recepito alcune
istanze provenienti dalle imprese – continua la nota – ma complessivamente ci
sembra che il testo della Legge di Stabilità contenga anche una lunga fila di
interventi perlopiù destinati a rimanere, per ora, sulla carta”.
“Tra i provvedimenti che vengono incontro al mondo
produttivo – spiega il comunicato – rientrano la proroga delle detrazioni
fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica, il ripristino
del credito d’imposta sulle accise per l’autotrasporto e la riforma dell’Albo
nazionale dell’autotrasporto, la riduzione delle tariffe Inail, l'attenzione ai
Confidi, la sanatoria per le sanzioni e gli interessi connessi a errori
effettuati nel versamento della seconda rata Imu del 2013”.
Ben più consistente è l’elenco dei provvedimenti che lascia
Rete Imprese Italia insoddisfatta. “La pressione fiscale rimane insopportabile e
non emerge alcuna inversione di tendenza – sottolinea la nota – nemmeno con il
cosiddetto fondo taglia-tasse”. Su questo strumento “grava l’incertezza –
aggiunge il comunicato - riguardo all’effettivo ammontare di risorse disponibili
per diminuire la tassazione delle imprese, alle quali potrebbero affluire
soltanto poche briciole”. Nel mirino di Rete Imprese Italia finiscono anche “la
confusione sulla tassazione locale, la sperequazione tra prestazioni e
contributi Inail e Inps, la soluzione prevista per patrimonializzare i
Confidi".
Roma, 20 dicembre 2013
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