“Nuovi
criteri più stringenti per definire un meccanismo di adeguamento dei pedaggi
autostradali che sia strettamente legato agli investimenti effettuati dalle
società concessionarie delle tratte autostradali”.
Li sollecita
il Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, al Ministro dei
Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi.
Il Presidente
Genedani, nel commentare i rincari in vigore dal 1° gennaio, sottolinea:
“Nonostante sia apprezzabile il contenimento di circa 1 punto percentuale degli
incrementi medi delle tariffe autostradali, rimandare nei prossimi cinque anni
il recupero degli aumenti da corrispondere ai concessionari in base agli
automatismi contrattuali, è una politica che non paga. Infatti, le condizioni
economiche esistenti al momento della firma dei contratti di concessione sono,
dopo anni di recessione, radicalmente cambiate e gli attuali automatismi non
reggono”.
“Del resto –
fa notare Genedani - la Banca d'Italia e l'Autorità Antitrust hanno
ufficialmente rilevato il mancato completamento e i ritardi degli investimenti
programmati dalle società delle autostrade e questo è un motivo di revisione
degli accordi”.
“I continui rincari dei pedaggi autostradali –
sottolinea il Presidente di Confartigianato Trasporti – fanno aumentare il costo
di gestione per l’utilizzo dei veicoli commerciali, a discapito degli
investimenti in logistica da parte delle imprese di autotrasporto e con
inevitabili ricadute sui consumatori finali, deprimendo ancora di più la
propensione al consumo delle famiglie”.
“Confartigianato Trasporti - conclude Genedani - è
disponibile a collaborare con il Ministero dei Trasporti e con le Società
Autostradali per individuare soluzioni utili a contenere tali effetti
negativi”.
Roma, 5
gennaio 2014
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