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martedì 10 aprile 2012

La grande recessione seleziona le imprese artigiane.




Anche in Puglia nel 2011 si registra una flessione delle imprese artigiane dello 0,8%, doppia rispetto al dato nazionale. Nel triennio 2009 / 2011 la recessione ha determinato una selezione di imprese pugliesi con un saldo negativo del 2,6%. Il settore più colpito è il manifatturiero che arretra del -7,1%.
La dinamica dell’artigianato per macrosettori in Puglia evidenzia, nel 2011, un tasso di sviluppo negativo pari al -0,8%, doppio rispetto all’andamento negativo fatto registrare sull’intero territorio nazionale. Particolarmente negativa in Puglia è la situazione per i settori Manifatturiero  e delle Costruzioni,  che insieme rappresentano circa i 2/3 delle imprese registrate e che presentano, rispettivamente, tassi di sviluppi negativi pari al -2% e al -0,3%.
 Si registrano tassi negativi anche nelle imprese pugliesi che ricadono nei settori della Riparazione e ristorazione (-1,6%) e dei Servizi alle imprese (-0,2%).
 L’unico settore in crescita è quello dei Servizi alle persone che fa registrare un incremento dell’1%.
Una lettura delle dinamiche a livello provinciale evidenzia un tasso di sviluppo positivo rispettivamente,  nelle province di Taranto (0,4), Brindisi (0,3) e Lecce (0,1).
Nella provincia di Brindisi le imprese artigiane del settore delle Costruzioni fanno registrare un incremento dell’1,4%, quelle dei Servizi alle imprese dello 0,7% mentre quelle dei Servizi alle persone crescono dell’1,9%.
Il confronto tra regioni e province per combinazione settoriale e relativa alla dinamica delle imprese artigiane pone la Puglia al nono posto tra le regioni italiane, tra quelle che fanno registrare una flessione in quattro settori ed un solo settore in crescita.
Tale posizionamento è condizionato dall’andamento del settore nelle province di Bari e di Foggia.
Al contrario, sia la provincia di Lecce che quella di Brindisi, dove in entrambi i casi i settori in crescita sono tre, e due quelli in flessione sono tra le province italiane con le migliori performances, subito dopo le province di Milano e Ragusa.
Analizzando la dinamica dell’artigianato nel lungo periodo, a livello nazionale le imprese artigiane evidenziano un tasso di sviluppo negativo del -1,8%.
Tra il 2009 e il 2011 si sono manifestate a pieno gli effetti della grande recessione sulla demografia di impresa.
In Puglia, nel periodo tra il 2009 e il 2011, si registrano andamenti peggiori rispetto al dato nazionale nei settori del Manifatturiero (dove la flessione arriva al -7,1%, la peggiore nel confronto con tutte le altre regioni) e in quello della Riparazione e ristorazione (-4,9%). Negativi sono anche gli andamenti del settore delle Costruzioni (-0,9%) e dei Servizi alle imprese (-1,6%), mentre il settore dei Servizi alle persone cresce addirittura del 3,7%, ponendo la Puglia al secondo posto tra le regioni italiane.
Nell’analisi del dato di lungo periodo registrato a livello provinciale spiccano le flessioni del numero delle aziende appartenenti al settore Manifatturiero in provincia di Bari (-8,9%), Lecce (-7%), Brindisi (-5,3%) e Foggia (-4,8%), tutte con una flessione al di sopra della media nazionale. Nel settore delle Costruzioni spicca l’andamento pesantemente negativo registrato in provincia di Foggia (-7,3%) e in provincia di Bari (2,6%). Al contrario hanno un tasso di crescita positivo in questo settore le aziende della provincia di Brindisi (2,8%), Lecce (2,7%) e Taranto (1,7%).
Nel settore della Riparazione e ristorazione, sono le aziende di Bari ad avere un andamento peggiore della media regionale: -7,1%.
Nel settore dei Servizi alle imprese si registra nel triennio un andamento contrastato: da un lato crescono le aziende della provincia di Brindisi (+5,2%) e Lecce (+1,5%), dall’altro manifestano una flessione significativa quelle della provincia di Foggia (-4,2%) e Bari (-3,6%); stabili quelle di Taranto (0,0%).
Nel settore dei Servizi alle persone la provincia che manifesta una dinamica più vivace è quella di Foggia (5,2%) seguita da Brindisi (+4,8%) e Taranto (+3,8%). Un andamento positivo, anche se al di sotto della media regionale, si registra nelle provincie di Bari (3,3%) e Lecce (2,8%).   
 

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