Previste sanzioni
anche ai privati che affidano lavori di edilizia senza verificare la regolarità
dell’impresa affidataria.
In un incontro informativo promosso da Confartigianato presso la sede Comunale di Oria, alla presenza delle categorie Artigiane degli
Edili ed Impiantisti, dei tecnici, del
Resposabile della sede di Oria Dott. Alfonso Panzetta e la Direzione Provinciale del Lavoro nella persona della Dott.ssa Mariateresa Cuppone, in
qualità di organo ispettivo preposto
alla vigilanza anche sulla regolarità dei cantieri edili, sono state
evidenziate le responsabilità oltre che per le imprese e per i Tecnici professionisti
anche per i privati sulla scelta delle imprese a cui affidare i lavori.
Dall’incontro è emerso che, i committenti privati non conoscono o fanno
finta di non conoscere le leggi quando affidano lavori di edilizia ed
impiantistica ad aziende totalmente o parzialmente non in regola, in quanto
molto spesso la ricerca del preventivo
più basso espone il privato a sanzioni penali ed amministrative di non poco
conto, infatti non basta essere in
regola con la pratica edilizia prima di avviare dei lavori di ristrutturazione
o costruzione, ma bisogna stare attenti oltre che alla regolarità dell’impresa
dal punto di vista amministrativo: iscrizione alla Camera di Commercio o
all’Albo delle Imprese Artigiane, regolarità dei rapporti di lavoro nei
confronti dei dipendenti e rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di
Categoria (CCNL), regolarità Contributiva INPS, INAIL e Cassa Edile accertabile
con il (DURC); anche alla regolarità dell’impresa dal punto di vista dell’idoneità
tecnico professionale in relazione alle mansioni o ai lavori da effettuare, che
potrà essere verificata: visionando la documentazione di macchine, attrezzature
e opere provvisionali rispetto alla conformità al decreto legislativo 81/2008,
dell’attestazione dell’avvenuta formazione e informazione e relativa idoneità sanitaria per il personale impiegato e
dall’elenco dei dispositivi di protezione individuale in dotazione all’azienda.
La superficialità nell’affidare il lavoro tenendo conto solo del
preventivo più basso può costare caro ai privati, infatti la mancata verifica
dell'idoneità tecnico professionale prevede a carico del committente l'arresto da 2 a 4 mesi o un'ammenda da
€1.000 a € 4.800, per non parlare delle sanzioni previste in caso di
affidamento di lavori “in economia” ad aziende totalmente in nero dal punto di
vista amministrativo con una maxi sanzione per il committente, in
questo caso in veste di datore di lavoro - da €. 1.500 ad €. 12.000 per ciascun
lavoratore, maggiorata di €. 150 per ogni giorno di lavoro effettivo, in caso
di lavoro totalmente “in nero”.
“Spesso si sottovalutano le responsabilità civili e penali e le sanzioni
amministrative che nascondono alcuni preventivi di lavori a prezzi stracciati”
ha dichiarato il Presidente Provinciale Antonio Ignone, suggerendo ai
committenti di farsi assistere da Tecnici competenti e coscienziosi. I
committenti, quindi con l’ausilio dei tecnici non possono esimersi dal fare una
attenta analsi dei costi all’atto dell’affidamento perché a parità di costo dei
materiali e della manodopera, gli scostamenti dei preventivi al ribasso spesso
sono il frutto della irregolarità dei rapporti di lavoro o dell’inosservanza
delle misure riguardanti la sicurezza. Il suggerimento che ci permettiamo di
fare e che, una superficiale verifica
documentale può risultarre insufficiente, e non esonera il
committente dalla responsabilità di aver scelto in modo negligente
l'appaltatore. Su questo delicato argomento le istituzioni e le associazioni
dei consumatori hanno il dovere di avviare una campagna di sensibilizzazione
rivolta anche ai committenti privati sulla corretta applicazione del decreto
per non incorrere in spiacevoli inconvenienti spesso sottovalutati.
Per quanto riguarda la
Confartigianato, vista l’attenta partecipazione delle nostre
aziende artigiane a questi temi informativi e di senzibilizzazione, considerata
la grande disponibilità che da sempre riceviamo dall’organo Ispettivo della
Direzione del Lavoro di Brindisi in termini di attività preventiva e di
sostegno all’informazione, il Direttore
Provinciale Antonio Solidoro ha già proposto di organizzare una serie di
incontri informativi su tutto il territorio anche al fine di disincentivare il
diffuso fenomeno del lavoro sommerso in edilizia.
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