UPSA Confartigianato è
particolarmente impegnata sul versante della lotta all’abusivismo nell’Artigianato.
Gli strumenti messi in campo
dall’Associazione corrispondono a tre diversi “versanti di approccio al problema”
che convergono nella stessa direzione: scalfire il muro del sommerso, delle
sue complicità culturali e delle, purtroppo, comuni convenienze.
A partire da settembre, infatti,
tutto il territorio provinciale Bari e BAT è stato interessato dalla affissione
di manifesti di denuncia contro le “imprese fantasma”. A disposizione della
cittadinanza è stata messa una linea diretta per segnalare a Confartigianato i
casi noti di imprese ignote all’Erario, affinché potessero predisporsi le
opportune denunce. Si tratta di una operazione
di sensibilizzazione nei confronti della Comunità locale affinché sia nota
la disponibilità che si offre al sistema della illegalità nel momento in cui si
ricorre alle prestazioni (di beni e/o servizi) di imprese di tal fatta.
All’iniziativa di sensibilizzazione è stata affiancata una attività mirata a
conseguire più incisive misure di repressione.
Con la collaborazione dei Comuni della provincia, sono state sottoscritte
intese volte a definire un modus operandi condiviso per far fronte ai casi di
abusivismo noti all’Associazione, nel più ampio quadro giuridico – normativo
della compartecipazione alle attività di
lotta al fenomeno tra Comuni ed Agenzia delle Entrate.
I Comuni d’intesa con
l’Agenzia delle Entrate operano direttamente sul versante della lotta
all’evasione fiscale e collaborano con le Associazioni comunali di
Confartigianato per monitorare il territorio anche in base alle indicazioni che
provengono dalle imprese regolari. Il terzo tassello di questa azione riguarda
la valorizzazione del principale elemento di distinzione tra una impresa
regolare ed una impresa abusiva: la
qualità dei servizi e prodotti
che offre al mercato. A tal fine,
partendo dal settore produttivo probabilmente più toccato dal fenomeno, quello
dei servizi alla persona (acconciatura ed estetica), si è dato vita al Marchio di Qualità per le imprese del
Benessere. Il progetto è stato presentato lo scorso 19 ottobre, presso la sede
UPSA Confartigianato, in occasione della riunione del Consiglio Direttivo congiunto
delle Categorie Acconciatori ed Estetiste. All’incontro ha preso parte il
Presidente di Confartigianato Brindisi, Antonio
Ignone, vero promotore ed attuatore
del progetto, assieme a tutto lo staff dirigenziale dell’Associazione
provinciale di Brindisi. Il Marchio di Qualità risponde
ad uno specifico disciplinare etico, condiviso con le associazioni dei
consumatori, al quale l’azienda deve dichiarare di attenersi. Si tratta di
rispondere a requisiti di regolarità normativa e amministrativa nonché di
livelli di professionalità e affidabilità dei servizi offerti all’utenza. Il
Marchio è frutto dell’opera creativa del Maestro Carmelo Conte, ed evoca oltre al tema dell’eccellenza, attraverso
il simbolo del diamante, l’italianità 100% e l’attenzione al cliente che gli
artigiani di qualità mettono quotidianamente a servizio dell’utenza. Il
progetto si apre dunque agli operatori baresi che possono inoltrare istanza per
accedere al marchio inviando la propria richiesta a Confartigianato Bari –
Ufficio Categorie. Il rispetto del disciplinare consentirà di conseguire il
diritto all’utilizzo del marchio e a ciascun aderente verrà fornito un kit per
la comunicazione del relativo standard (vetrofanie, targhe, logo, quadri, etc.).
Ma il progetto non si ferma qui. Le imprese aderenti, infatti, costituiscono un
gruppo di professionisti che, in un prossimo futuro, condivideranno una serie
di iniziative comuni: acquisto collettivo di forniture, formazione e
aggiornamento professionale, partecipazione ad iniziative di promozione, etc.
Il Direttore di Confartigianato Brindisi, Antonio
Solidoro, intervenuto all’incontro ha spiegato che l’obiettivo va ben al di
la di condividere una azione di comunicazione. Il progetto è, peraltro, in
predicato di conseguire un riconoscimento a livello nazionale nel sistema
Confartigianato. Tutte le imprese aderenti a Confartigianato avranno infatti la
possibilità di unirsi all’iniziativa in modo da creare sull’intero territorio
italiano una presenza nutrita di professionisti della “rete”. I dirigenti di
categoria intervenuti all’incontro, ed in particolare il presidente
Acconciatori Michele Sassanelli e la
Presidente Estetiste Angela Miglionico,
riconoscendo la bontà del progetto ne hanno proposto l’immediata adozione anche
in terra di Bari. Dunque qualità per sconfiggere prestazioni abusive mediocri.
Qualità per comunicare il valore aggiunto di una prestazione professionale
certificata.
Le
imprese che già fanno parte del progetto sono inserite nell’elenco pubblico
consultabile all’indirizzo http://www.confartigianatobrindisi.it/download/MARCHIO2012.pdf
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